Molte persone si informano sulle detrazioni condizionatori, perché può essere per loro un buon incentivo per fare questo investimento che magari rimangono da molti anni e sanno benissimo con un certo punto da questo punto di vista devono prendere una decisione.
Prendere una decisione sul condizionatore significa anche decidere se acquistarlo o meno e decidere quanto investire, perché questa decisione influirà sulla scelta poi dello stesso ed ecco perché poi questo bonus può essere un incentivo molto interessante per esempio per investire più soldi sullo stesso con la speranza appunto meglio, con la certezza di poter recuperare grazie a queste detrazioni fiscali.
Per quanto riguarda queste detrazioni dei condizionatori e quindi questo bonus Intanto c’è da dire che ci sono diversi bonus che comunque aspetto nei proprietari o agli usufruttuari o ai locatari o comodatari dell’immobile in cui vengono installati i condizionatori anche perché in quest’ultimo caso spesso e volentieri sono anche gli inquilini ad acquistarli, e giustamente poi vogliono poterlo utilizzare, vogliono poter usufruire di questa possibilità.
Oppure ad esempio queste agevolazioni possono essere valide anche per dei familiari conviventi o conviventi di fatto che sostengono la spesa. e sono intestatari delle fatture della stessa.
Un altro caso interessante può riguardare la vendita dell’immobile in cui sono presenti i condizionatori che non sono ancora interamente detratti in questi casi effetti il proprietario può mettersi d’accordo in quello nuovo per mantenere o cedere questo diritto a detrarre le restanti quote dei bonus, e queste detrazioni vengono segnalate e prese in considerazione nel rogito dell’acquisto.
In ogni caso per quanto riguarda queste detrazioni ce n’è una che prevede il recupero del 50% della spesa sostenuta in dieci anni con un limite massimo di 96000 euro..
E in questa casistica rientrano quei condizionatori che ci permettono di conseguire un risparmio energetico che è certificato dall’installatore o dal produttore
Per poter usufruire di questo bonus bisognerà pagare con il cosiddetto bonifico parlante che riporterà tutti i dati compreso il codice fiscale di chi ne usufruisce sulla partita IVA di chi lo vende e lo installa e correrà poi inviare tutto il web a Enea con apposita comunicazione di avvenuta installazione entro 90 giorni dalla stessa.
C’è la possibilità di ottenere una detrazione per i condizionatori grazie al cosiddetto Bonus Mobili.
Un’altra possibilità per ottenere questa detrazione per i condizionatori è sfruttare il cosiddetto Bonus mobili che prevede il recupero del 50% della spesa sostenuta in 10 anni con un limite massimo di 8000 nel 2023 e 5000 nel 2024.
Poi se andiamo a parlare con il nostro commercialista sicuramente ci spiegherà i requisiti e soprattutto ci spiegherà le condizioni e le regole che vanno seguite per poter avere accesso.
Quindi ci spiegheranno che noi questo bonus e detrazione lo possiamo ottenere nell’ambito di una ristrutturazione straordinaria dell’immobile e quindi magari stiamo rifacendo un bagno l’impianto idraulico incluso, e a quel punto possiamo comprare i condizionatori utilizzando questo bonus, sempre che questi condizionatori dobbiamo comprare dopo l’inizio dei lavori di ristrutturazione già menzionati.
Forse non tutti sanno che
Il condizionatore d’aria è una macchina termica in grado di abbassare o innalzare la temperatura di una stanza o in generale di un ambiente di un edificio in cui si trovi. Per ottenere questo risultato, sviluppa calore sensibile (positivo o negativo) attraverso il quale avviene la trasmissione del calore con un fluido, il quale messo a sua volta in circolazione cede tale calore ad un ambiente. La potenza di un condizionatore si misura in BTU/h, frigorie/h, o kW com’è d’obbligo nell’etichetta energetica europea.
Il primo apparecchio per il raffreddamento climatico dell’aria fu brevettato nel 1886 da Lewis Latimer, statunitense, disegnatore e progettista di Thomas Edison. L’espressione “aria condizionata” fu coniata da Stuart Warren Cramer, che si interessò come Willis Carrier allo studio dell’umidità e del condizionamento dell’aria.[senza fonte] Intorno al 1911 Willis Carrier (Stati Uniti) sfruttò i cambiamenti di stato di un gas per produrre variazioni di temperatura sia positive (“riscaldamento”) sia negative (“raffrescamento”) nell’ambiente. Tuttavia tale sistema venne inizialmente implementato ed utilizzato per deumidificare piuttosto che per rinfrescare l’aria. Carrier lavorava come ingegnere in un’impresa di impianti industriali. Il metodo che consiste nel far evaporare un liquido dotato di bassa temperatura intrinseca di evaporazione — ad esempio ammoniaca — era già noto in precedenza, ma avveniva con rilascio del fluido refrigerante nell’ambiente, e quindi era sfruttabile solo per brevi periodi; Carrier ideò il sistema per recuperare il fluido in un circuito chiuso. Dopo un anno di lavoro gli fu affidato il compito di risolvere il problema del controllo dell’eccessiva umidità dell’aria in una tipografia di Brooklyn, dove la carta raggrinziva e risultava inutilizzabile. In precedenza l’eccesso di umidità veniva contrastato semplicemente aumentando la ventilazione, o aprendo finestre per rimuoverla con correnti d’aria. L’umidità creava notevoli problemi di produttività, perché portava ad un’interruzione dell’attività degli operai e quindi del lavoro. Carrier completò il primo progetto di un impianto di condizionamento dell’aria il 17 luglio 1902; la tecnologia alla base del suo impianto era già simile a quella degli impianti che troviamo in commercio attualmente. (Wikipedia)